Sensibilità Chimica Multipla: Cannabis ed altri trattamenti privi di rischio chimico

03.02.2021

EVIDENZE CLINICHE MOSTRANO COME DIVERSE PREPARAZIONI A BASE DI CANNABINOIDI POSSONO ESSERE UTILIZZATE PER ALLEVIARE I SINTOMI DELLA SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA, ASSIEME AD UNA DIETA SPECIFICA.
PRIVA DI RISCHI CHIMICI L'AGOPUNTURA

Le patologie rare restano sconosciute per la maggior parte della popolazione, rendendo così difficile, per chi soffre di determinati sintomi, definire le proprie problematiche e capire a chi rivolgersi.
Raramente queste malattie vengono diagnosticate per tempo, rendendo la ricerca di una diagnosi un vero e proprio calvario e le cause vengono spesso impropriamente imputate ad una condizione psichiatrica laddove i sintomi cognitivo-affettivi possono, in alcuni casi, essere prevalentemente legati al vissuto di malessere fisico.

La Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è definibile come intolleranza a xenobiotici ambientali, cioè contaminanti ambientali assorbiti mediante i polmoni e la pelle.

Sono davvero numerosi i sintomi che comporta avere la MCS: difficoltà respiratorie, dolori toracici e asma, irritazione della pelle, dermatiti da contatto, orticaria ed eruzioni cutanee, emicrania, disfunzioni cognitive, alterazioni della personalità, panico, fobie, aggressività, dispepsia, nausea, indigestione, bruciore di stomaco, vomito, diarrea, intolleranze alimentari, celiachia, dolore muscolo articolare, letargia, vertigini, ipersensibilità ai terpeni... ed ancora depressione e/o stati ansiosi di varia natura e genere.
Il sistema nervoso è il principale interessato e almeno un altro organo o apparato.

I sintomi più frequenti si manifestano specialmente a seguito di esposizione ad agenti ambientali, e alla percezione di uno o più odori. Tali sintomi sono altamente lesivi della qualità della vita del paziente, anche fino all'invalidità e possono in questo modo pregiudicare anche la vita lavorativa e affettiva.

Alcuni degli agenti scatenanti possono essere rappresentati da: profumi, deodoranti, detersivi, disinfettanti, insetticidi, pesticidi, colle, catrame, vernici, solventi, preservanti per legno, materiali edili, inchiostri, carta stampata, gas, fumi di stufe, scarichi delle auto, plastica, farmaci anestetici, farmaci chemioterapici, formaldeide, petrolio.

Sembrerebbe il bioaccumulo di metalli pesanti ed i complessi meccanismi che ne sono alla base a scatenare la sintomatologia della MCS ma le cause restano un argomento controverso e da chiarire ulteriormente.       

Il vissuto della patologia è caratterizzato da stress e frustrazione a causa della moltitudine di problemi di salute a cui è sottoposto chi ne soffre ma anche dal fatto che la situazione è sottovalutata e non vengono offerte le cure adeguate.       

"La Cannabis mi ha letteralmente salvato la vita facendomi conoscere la mia reale patologia"

Racconta in una delle molte interviste rilasciate Alessandra De Iurco, 32 anni, per 15 anni erroneamente catalogata come paziente psichiatrica e schiacciata dai sintomi della patologia.

"Ho iniziato a fare del mio cibo terapia, introducendo alghe, curcuma, shitake, kefir, molti semi e germogli. Assumo anche capsule di colostro, olio di neem ed ashwaganda. Molti rimedi cannabici: decotti di cannabis, olio di semi di canapa, capsule di CBD in olio di cocco, centrifugati di foglie fresche e una sorta di golden milk bhang in bevanda di riso. Per alleviare le reazioni chimiche alla pelle preparo varie creme/unguenti. Trovo beneficio in due fiori la calendula e la cannabis. Unisco i preparati insieme e dopo vari test trovo la giusta formula. Finalmente dopo molti anni la pelle delle mie mani ha sollievo da piaghe e tagli, il viso si sgonfia in pochi minuti e gli edemi se ne vanno. In queste due piante ritrovo un'energia primordiale (Adi Shakti) che mi permette di toccare il mondo moderno e curare reazioni chimiche insopportabili. Con questa combinazione ho ridotto molti sintomi tra cui: emicranie, dolori articolari in corrispondenza dei tender point (FM), scricchiolii toracici e articolari, spasmi, tremori, asma, edema al volto e dismenorrea. Sono migliorati anche il respiro, la pressione oculare el il controllo delle crisi neurologiche da accumulo chimico. La cannabis mi ha letteralmente salvato la vita facendomi conoscere la mia reale patologia. La MCS , sensibilità chimica multipla é ad oggi una malattia che il sistema sanitario italiano non riconosce ne cura. Le persone che ne sono affette vivono in un grave stato di abbandono sociale e sanitario."

Sebbene nell'ultimo decennio ci sia stato un maggiore interesse ed impegno da parte dei ricercatori, non è stato possibile definire con assoluta certezza dei criteri diagnostici, poichè i sintomi riferiti sono spesso incerti e comuni a diverse patologie che possono essere concomitanti o meno.

Dalla difficoltà di diagnosi e risoluzione, di rilevante importanza risulta il trattamento del sintomo a livello locale e sistemico attraverso diversi preparati galenici a base di cannabinoidi per restituire al paziente una qualità di vita.

La medicina convenzionale tende a trattare ogni tipo di sintomo con i farmaci.
Purtroppo curare la sensibilità chimica con i farmaci è di per sè paradossale in quanto non verranno perlopiù tollerati dal paziente.
Per questa ragione l'Agopuntura rappresenta una possibilità di trattamento preziosa che non comporta rischio chimico e che è in grado di occuparsi dell'intero corollario di sintomi tipici della sindrome. 

Non di meno alcuni medici adottano nella terapia farmaci anti-depressivi.
La validità generale di questi trattamenti è ancora da stabilire.

Valutare la componente psicosomatica rispetto a quella fisiologica non è affatto semplice, considerando che l'esposizione ad alte dosi di determinate sostanze provocano effetti sul cervello tali da poter a tutti gli effetti riprodurre una patologia psichiatrica.
Sia che lo stress e la disforia, siano una concausa- come ipotizzato da alcuni studi- o una conseguenza della patologia, risulta in ogni caso importante il trattamento degli stessi con una terapia psicologica. Le persone affette da malattie croniche si trovano a dover fare i conti con una realtà difficile e spesso distante da quella delle persone che la circondano: oltre ai fattori fisici determinati dalla malattia, vi sono anche fattori psico-sociali che impattano sulla salute e sulla qualità di vita. Per questo motivo è importante porre alla base del trattamento anche interventi psicoterapeutici volti a raggiungere una migliore accettazione della malattia.

Maggiori studi serviranno a definire maggiormente i fattori di inclusione/esclusione in base alla sintomatologia e a delineare eventuali misure preventive ambientali.

"Ripongo le speranze al tempo, stringendo un verde fiore che sa ridare la vita." (Alessandra de Iurco)