Morbo di Crohn: Cannabis per l'infiammazione del colon
LA CANNABIS RAPPRESENTA UN OBIETTIVO TERAPEUTICO PROMETTENTE PER IL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE INTESTINALI CARATTERIZZATE DA ECCESSIVE RISPOSTE INFIAMMATORIE
Stomatite,
Infiammazione di occhi, bocca, pelle, Dolore e Gonfiore delle
articolazioni, Diarrea, Dolore addominale, Crampi, Sanguinamento
rettale, nausea ...
se stai avendo questi sintomi potrebbe trattarsi del Morbo
di Crohn.
Solo in Italia circa 150.000 persone sarebbero affette da malattie infiammatorie intestinali di cui 30-40% dalla malattia di Crohn. L'esordio avviene generalmente in età giovanile (20-30 anni), più raramente nella terza età (65 anni), ma può manifestarsi qualche volta in adolescenti e bambini.
La malattia si configura come una IBD (malattie croniche intestinali) ed è caratterizzata da un'infiammazione che colpisce tutto lo strato della parete del tubo gastroenterico con caratteristiche lesioni "a salto" dalla bocca all'ano.
La diagnosi della malattia di Crohn è basata sulla valutazione dei sintomi da parte del medico e degli esami di laboratorio effettuati (indici di infiammazione e di malassorbimento).
La malattia di Crohn non ha al momento una terapia farmacologica risolutiva: è necessario intraprendere una terapia che induca la remissione dei sintomi.
Tradizionalmente utilizzati nel trattamento
sono farmaci antinfiammatori e immunosoppressori che però presentano effetti collaterali non indifferenti oltre a potenziali danni se assunti per lunghi periodi.
Secondo recenti studi agire sul Sistema Endocannabinoide potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento della patologia di Chron.
Della Cannabis come trattamento per l'infiammazione cronica del colon parlava già nel 2004 il Journal of Clinical Investigation che ha pubblicato uno studio dal titolo "Il sistema endogeno di cannabinoidi protegge dall'infiammazione del colon" riferendo che la Cannabis è un potente antinfiammatorio che "rappresenta un obiettivo terapeutico promettente per il trattamento delle patologie intestinali caratterizzate da eccessive risposte infiammatorie. "
Il miglioramento della qualità della vita dei pazienti che consumano Cannabis Medica si realizzerebbe grazie alla riduzione del dolore addominale, della nausea e l'inappetenza.
In uno studio israeliano del 2012 i ricercatori fornivano Cannabis da consumare per via inalatoria ai pazienti, chiedendo di assumerne al bisogno in concomitanza con il manifestarsi dei sintomi: oltre alla percezione soggettiva della riduzione del disagio e del dolore, si osservò in tutti i pazienti un aumento del peso corporeo a partire da uno stato di precedente malnutrizione, e inoltre tutti riporarano di aver ritrovato la capacità di svolgere le proprie attività quotidiane.
Purtroppo nessuno degli studi effettuati ad oggi sul Morbo di
Crohn ha dato il risultato maggiormente sperato ovvero la remissione
completa della patologia.
Resta dunque di fondamentale importanza
in contenimento dei sintomi per garantire una qualità di vita del
paziente, evitando i farmaci che alla lunga possono diventare una
minaccia per l'integrità fisica.
L'agopuntura può rappresentare, senza necessità di interrompere le altre cure, un ottimo trattamento in grado di ridurre la reazione infiammatoria dell'intestino con conseguete miglioramento dei sintomi, vitalità e tono dell'umore.
Alla base di tutto è molto importante che
vi sia una dieta equilibrata nei nutrienti e che, sotto controllo di
un nutrizionista esperto, vengano integrati/evitati determinati alimenti e
particolari cotture, preferendo ad esempio bollitura, vapore,
stufati.
Sono in particolare da ridurre o meglio evitare alimenti piccanti,
cioccolato, caffè, alcolici, a favore di alimenti da inserire in
modo ricorrente come per esempio miglio, orzo, grano saraceno, mais, lattuga,
sedano, broccolo ed è consigliato masticare lentamente.
Mangiare poco e spesso aiuta a tenere a bada i sintomi.