La Cannabis nel trattamento delle patologie autoimmuni: l'Artrite Reumatoide

26.05.2022

LA CANNABIS VIENE UTILIZZATA NEL TRATTAMENTO DEI SINTOMI DELL'ARTRITE REUMATOIDE ED È PARTICOLARMENTE APPREZZATA DAI PAZIENTI IN QUANTO HA UN INIZIO DI AZIONE PIÙ RAPIDO ED EFFETTI PIÙ DURATURI DEI FARMACI TRADIZIONALI E MENO EFFETTI COLLATERALI.
STUDI PRECLINICI SUGGERISCONO UN POSSIBILE RUOLO DELLA CANNABIS NEL CONTENIMENTO DELLA PATOLOGIA E L'EROSIONE OSSEA CHE NE DERIVA.

Un calibrato livello di infiammazione fornisce un effetto protettivo benefico contro eventuali infezioni e un'immunità adattiva a lungo termine nei confronti di specifici agenti patogeni: si tratta in pratica di una risposta funzionale del nostro organismo che si attiva per proteggersi da eventi avversi.

L'infiammazione cronica e incontrollata, risultante dall'attivazione incessante del sistema immunitario, invece, può provocare in molti casi danni ai tessuti.

I pazienti che soffrono di patologie autoimmuni hanno la necessità di sottoporsi a trattamenti mirati ad ottenere il controllo del sistema immunitario e quindi ridurre l'infiammazione, al contrario di chi presenta un'insufficienza dell'attività immunitaria, come nel caso dei pazienti oncologici, che avrà invece bisogno di rafforzare la risposta immunitaria contro il tumore.

Il Sistema Endocannabinoide è implicato nella regolazione dell'attività immunitaria del corpo umano e stanno emergendo dati interessanti dall'esplorazione in campo scientifico riguardo gli effetti dei fito-cannabinoidi sulla risposta immunitaria in diverse patologie.
Il meccanismo d'azione della Cannabis, come pianta nella sua interezza, è estremamente complesso in quanto contiene numerosi principi attivi che non solo si legano ad una moltitudine di recettori diversi ma interagiscono anche fra loro sia in modo sinergico che in altri modi. In particolare l'attivazione del recettore CB2 sembra essere un possibile bersaglio per il trattamento delle malattie infiammatorie e autoimmuni: studi in vitro e su modello animale hanno evidenziato hanno fornito prove convincenti delle proprietà immunomodulatorie della Cannabis e, sebbene manchino ancora evidenze provenienti da studi clinici randomizzati e controllati, questi dati dovrebbero auspicabilmente portare ad ulteriori ricerche per colmare le lacune attuali.

Nell'Artrite Reumatoide il Sistema Immunitario è responsabile del danneggiamento delle articolazioni e tessuti connettivi provocando rigidità e dolore negli arti che erano del tutto sani, rendendo necessari interventi terapeutici volti a dare sollievo dal dolore, antireumatici, immunosoppressori, agenti biologici.
Tutte le categorie di farmaci, usati in combinazione, provocano effetti collaterali anche gravi che necessitano uno stretto controllo medico durate il trattamento.

Uno studio statunitense del 2018 (Bruce et al) si è posto l'obiettivo di indagare il punto di vista e le preferenze dei pazienti per quanto riguarda le terapie prescritte per alcune condizioni croniche attraverso interviste telefoniche semi-strutturate.
I partecipanti, fra i quali pazienti con Artrite Reumatoide, hanno riportato opinioni positive e soddisfazione in relazione all'uso della Cannabis Medica sia come alternativa ad altri farmaci (più comunemente oppioidi, ma anche anticonvulsivanti, antinfiammatori e analgesici da banco) oppure come trattamento da utilizzare insieme a farmaci tradizionali in grado di ridurre il consumo di questi ultimi.
I pazienti hanno segnalato preoccupazioni per quanto riguarda la tossicità, la dipendenza e la tolleranza di tutti i farmaci tradizionali, in particolare gli oppioidi. Hanno riferito che la Cannabis Medica migliora la gestione di alcuni sintomi come il dolore, ha un inizio d'azione più rapido ed effetti più duraturi rispetto ad oppiacei e FANS.

Attualmente l'utilizzo di Cannabis Medica nell'Artrite Reumatoide è indicato soltanto per il trattamento dei sintomi ma, risultati finora incoraggianti, suggeriscono che i composti naturali potrebbero essere potenzialmente utili anche per tentare di rallentare o curare la malattia: secondo gli studi preclinici infatti, l'attivazione specifica dei recettori CB2 potrebbe tenere a bada la malattia inibendo non solo la produzione di autoanticorpi, ma anche l'erosione ossea e la risposta immunitaria mediata dalle cellule T.

La Medicina Tradizionale Cinese può essere di grande aiuto ai pazienti con patologie reumatiche come l'Artrite Reumatoide, andando a lavorare su quella che viene definita Sindrome da Ostruzione Energetica. L'Agopuntura, opportunamente personalizzata sulle caratteristiche del paziente e non solo sulla patologia, può aiutare a contenere la tumefazione dolorosa, ad alleviare la rigidità mattutina e può dare anche buoni risultati sulla prevenzione delle possibili evoluzioni invalidanti di questa patologia.