La Cannabis fa dimagrire?
L'OBESITÀ È UNA PATOLOGIA CON UN ALTO TASSO DI MORTALITÀ. LA SOSTANZIALE MORBILITÀ ED IL COSTO ECONOMICO DI QUESTA PATOLOGIA IMPONGONO INA SERIA ATTENZIONE DA PARTE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA ED UN CONTINUO SVILUPPO DI NUOVI TRATTAMENTI E STRATEGIE DI PREVENZIONE. SEMBRA UTILE A QUESTO SCOPO APPROFONIDIRE LE POTENZIALITÀ CHE LA CANNABIS MEDICA STA DIMOSTRANDO ANCHE IN QUESTO CAMPO.
L'aumento epidemico dell'obesità ha alimentato l'attuale dibattito sulla sua classificazione come malattia. L'obesità, contrariamente all'essere solo una condizione medica o un fattore di rischio per altre malattie, è una malattia complessa dall'eziologia multiforme, con le proprie capacità disabilitanti, fisiopatologiche e comorbilità.
Risponde alla definizione medica di malattia in quanto è una disfunzione fisiologica dell'organismo umano con eziologie ambientali, genetiche ed endocrinologiche.
È una risposta a stimoli ambientali, predisposizione genetica e anomalie e presenta un insieme caratteristico di segni e sintomi con consistenti alterazioni anatomiche.
Il tessuto adiposo in eccesso aumenta il lavoro del cuore e porta a cambiamenti anatomici in questo organo; altera le funzioni polmonari, endocrine e immunologiche, tutte con effetti negativi sulla salute. Alcune delle complicanze dell'obesità includono malattie cardiovascolari, diabete mellito non insulino-dipendente, malattie polmonari ostruttive, artrite e cancro.
Che
correlazione esiste fra Cannabis e peso corporeo?
Come è
noto, il Sistema Endocannabinoide influenza praticamente ogni
funzione fisiologica del nostro organismo, e sembrano esserci alcune
correlazioni fra cellule adipose e consumo di cannabinoidi.
I
risultati delle ricerche, estremamente variabili sulla base di
diverse tipologie di Cannabis e modalità di consumo, lungi
dall'essere conclusivi, hanno però riportato dati interessanti da
valutare attraverso sperimentazioni più approfondite.
Un
agonista del recettore CB1, somministrato per via orale, ha
comportato miglioramenti relativi al peso e ai livelli plasmatici di
trigliceridi e colesterolo lipoproteico ad alta densità fra i
pazienti che hanno ricevuto il trattamento.
L'integrazione di
semi di canapa macinata nella dieta di ratti obesi si è rivelata
vantaggiosa, anche rispetto all'olio. Il consumo di semi ed olio per
quattro settimane ha complessivamente ridotto il colesterolo totale
nei ratti, i trigliceridi e gli indici aterogenici, che sono un
parametro predittivo di patologia cardiovascolare.
Un'indagine
condotta con lo scopo di valutare le correlazioni fra consumo di
Cannabis ed obesità ha preso in esame 2566
giovani adulti, maschi e femmine.
Circa il 50,9% del campione ha
dichiarato di aver fatto uso di Cannabis nell'ultimo mese: l'analisi
multivariata ha mostrato che i consumatori di cannabis avevano meno
probabilità di essere classificati nel gruppo con BMI>25 e la
minor prevalenza di sovrappeso/obesità è stata ossrvata nei giovani
che consumavano Cannabis quotidianamente.
Il
crescente numero di malattie legate all'obesità e
all'insulino-resistenza è un problema allarmante in tutto il mondo.
Una quantità eccessiva di trigliceridi comporta iperplasia degli
adipociti ed un pericoloso accumulo di lipidi negli organi (fegato,
cuore) motivo per cui è importante la ricerca costante di nuove
metodiche per la prevenzione, il trattamento e l'attenuazione dei
sintomi di queste patologie e sempre più attenzione vale la pena
dedicare alla Cannabis ed i suoi derivati per le loro proprietà
antinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali, neuroprotettive ed il
potenziale antiobesità con dati che sempre più caratterizzano
questa pianta come agente terapeutico che potrebbe essere efficace
nell'alleviare i sintomi dell'insulino-resistenza, del diabete di
tipo 2 e della sindrome metabolica.