Gennaio: il mese della prevenzione del Carcinoma della Cervice. Screening e trattamenti.

18.01.2022

SANE ABITUDINI DI VITA E GLI ESAMI DI SCREENING SONO ALLA BASE DELLA PREVENZIONE DEL CANCRO AL COLLO DELL'UTERO. LA CANNABIS MEDICA VIENE IMPIEGATA EFFICACEMENTE NEL TRATTAMENTO DEI SINTOMI DOVUTI A CHEMIOTERAPIA, RADIOTERAPIA E POSTOPERATORI. RICERCHE FUTURE POTREBBERO DELINEARE MAGGIORMENTE GLI EFFETTI CHE SEMBRANO POTER CONTRASTARE LA CRESCITA DELLE CELLULE TUMORALI DELLA CERVICE.  

Gennaio è il mese internazionale dedicato alla prevenzione del carcinoma al collo dell'utero.
Questo tipo di tumore è più presente nella fascia di età compresa fra i 35 e i 50 anni con circa 3500 nuovi casi l'anno.

Fra i principali fattori di rischio della malattia c'è l'infezione da HPV che si trasmette per via sessuale. Circa l'80% delle donne sessualmente attive si infetta nella vita con un virus Hpv, ne sono stati individuati oltre 100 tipi diversi che infettano l'uomo di cui 40 possono comportare patologie a carico dell'apparato genitale e solo alcuni di questi possono portare fino allo sviluppo di una condizione maligna. L'Hpv 16 e Hpv 18 sembrano essere i responsabili del 70% del tumore della cervice uterina.
La diagnosi nelle fasi iniziali della patologia può garantire maggiori probabilità di successo delle terapie.

Lo screening del cancro alla cervice rientra fra quelli offerti dal Sistema Sanitario Nazionale ed è in grado di individuare il tumore in fase precoce, ovvero già prima che si manifesti la relativa sintomatologia.
Il Pap-test è offerto ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni: si tratta di un esame citologico che ha lo scopo di individuare eventuali alterazione nelle cellule del collo dell'utero per individuare precocemente il rischio di sviluppare un cancro ed indirizzare, se necessario, la paziente verso accertamenti più approfonditi.
Lo screening va effettuato a prescindere da eventuali campanelli d'allarme, la malattia esordisce quasi sempre in maniera del tutto asintomatica e solo successivamente può verificarsi ematuria (sangue nelle urine) e dolore al basso ventre.

Non solo gli screening sono importanti: adottare sane abitudini di vita può evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre.

Il trattamento del tumore alla cervice varia in base a diversi fattori che vengono presi in considerazione dal medico specialista, quali età della pazienta, estensione della malattia, condizioni di salute generali e comprendono la chemioterapia, la radioterapia, in alcuni casi sarà necessario ricorrere alla chirurgia non conservativa praticando un'isterectomia.
Le reazioni a queste terapie variano da paziente a paziente e possono essere più o meno tollerate ma nella maggior parte dei casi comporteranno dei sintomi fastidiosi e dolorosi difficili da sopportare e che necessitano un adeguato trattamento.
In sostituzione ai farmaci tradizionali

Sebbene la terapia con la Cannabis Medica non sia curativa, quest'ultima non interferisce con la chemioterapia né la potenzia ma è in grado di contrastarne gli effetti avversi come nausea, vomito e perdita di appetito, diarrea o costipazione, stanchezza, febbre, ulcere alla bocca, dolore, nervosismo, insonnia: insieme ad un medico preparato nella gestione di questi sintomi attraverso l'impiego di cannabinoidi è possibile stabilire una terapia personalizzata per contenerli ed affrontarli al meglio, riducendo al contempo lo anche lo stress che indebolisce il sistema immunitario e rallenta la guarigione.

I dati di uno studio pubblicato nel 2016 su Complement Altern Med suggeriscono che gli estratti grezzi di cannabidiolo possano prevenire la proliferazione cellulare e indurre la morte cellulare nelle linee cellulari di cancro cervicale. 
La Cannabis è tutt'ora studiata per le sue proprietà antitumorali per la sua capacità di indurre apoptosi nelle cellule maligne ed i suoi effetti antiangiogenici motivo per cui vale la pena investire ulteriormente in questo campo di ricerca.

La terapia con cannabinoidi, è naturale e con ridotti effetti collaterali ma non è completamente esente di potenziali effetti avversi, per questo motivo e per sfruttare al meglio le potenzialità di questo fitofarmaco è importante avvalersi di un medico esperto.