Curare l'Emicrania con la Cannabis

20.10.2020

EMICRANIA: UNA PATOLOGIA CHE NON UCCIDE MA NON LASCIA VIVERE (CTZ. OMS). LA CANNABIS PUÒ RIDURRE LA FREQUENZA DEGLI ATTACCHI E LA PERCEZIONE SOGGETTIVA DELLA GRAVITÀ DEL DOLORE OLTRE IL CONSUMO DI ANTIDOLORIFICI

La letteratura stima una prevalenza dell'Emicrania pari al 14% della popolazione mondiale. Se ci si focalizza però nel periodo compreso tra pubertà e menopausa, circa il 27% delle donne ne risulta affetto.

In Italia è stata stimata la presenza del sintomo in più di un paziente su quattro per una frequenza di oltre cinque giorni al mese: dati importanti e preoccupanti. 

L'emicrania è una tempesta che dura diversi giorni. Rappresenta un processo multifasico sequenziale in quanto può comparire già 24 ore prima del dolore con sintomi vaghi quali stanchezza, irritabilità, depressione, sbadiglio, particolare appetito per dolci (e tra questi il ciocco-lato) per poi sfociare nell'attacco vero e proprio che dura dalle 4 alle 72 ore. In questa fase si sommano drammaticamente un dolore severo, riguardante tipicamente una metà del capo, quali la nausea vomitoi. Il dolore è pulsante e può esacerbarsi al benché minimo movimento, costringendo il soggetto a ritirarsi in disparte: molti pazienti dichiarano di dover rimanere chiusi in camera a luci spente, dovendo chiedere ai conviventi di osservare il più possibile il silenzio. Spesso l'emicranico non riesce nemmeno a sdraiarsi in quanto il dolore può diventare ancora più martellante; ne deriva una postura sofferente. Ma l'attacco non finisce qui: segue la fase postdromica, della durata pari a 24-48 ore, dominata da insofferenza, prostrazione, scadimento dell'umore, necessità continua di urinare.

L'Aura è da un sintomo neurologico focale, è una sensazione riportata da circa il 30% degli emicranici e può essere caratterizzata da disturbi del campo visivo, alterazioni della sensibilità a un arto superiore e alla corrispondente metà del volto, difficoltà a convertire il pensiero in parole) che dura mediamente 20-30 minuti e preannuncia inequivocabilmente la fase del dolore. 
L'emicrania può durare alcune ore, una o più giornate di seguito.

L'emicrania esercita un impatto molto severo sulle attività quotidiane domestiche, scolastiche, lavorative e di svago, specialmente nella donna( nella donna l'emicrania si presenta in forma più severa rispetto all'uomo manifestando attacchi più frequenti, di maggiore intensità e durata, ed è associata a sintomi vegetativi di accompagnamento più marcati): in un'indagine statunitense del 2018 il 28% delle pazienti (a fronte del 17,7% dei pazienti di sesso maschile) riferiva di aver perso >10 giorni di attività negli ultimi 3 mesi (dati UE). Inoltre, riferisce nello stesso intervallo di tempo una riduzione della produttività scolastica o lavorativa >50%. 

Gli emicranici presentano sintomi interictali (quindi al di fuori dell'attacco) nel 26% dei casi, ansia nel 10,6% e comportamenti evitanti nel 14,8%.

La patologia impone dei costi economici ma non solo: spese per visite mediche, esecuzione di esami diagnostici, acquisto di farmaci, ecc. Ma anche perdita di giornate lavorative, ridotta efficienza produttiva, tempo richiesto per la gestione della malattia e sottratto ad attività extra-lavorative. Esistono anche costi intangibili, di natura psicosociale e riconducibili al dolore, all'ansia e all'impatto emotivo che la malattia provoca all'individuo affetto e ai suoi familiari.

Fino a poco tempo fa, le uniche alternative terapeutiche disponibili per l'emicrania erano una serie di farmaci, tra cui i medicinali da banco e gli antidolorifici da prescrizione. Tuttavia, quasi tutti questi farmaci, compresi i comuni medicinali da banco come l'ibuprofene, presentano effetti collaterali da lievi a gravi.

La Cannabis e i suoi derivati possono rappresentare il farmaco ideale per il trattamento dell'emicrania, specie se si considera che le terapie attualmente disponibili per il trattamento dell'emicrania, talora gravate da pesanti effetti collaterali, risultano non completamente efficaci nel 30% dei casi circa.

Gli endocannabinoidi hanno un ruolo importante nell'omeostasi del corpo, come la risposta allo stress e il controllo dell'umore, il comportamento alimentare, l'equilibrio energetico e il metabolismo, i processi immunologici e svolgono anche un ruolo importante nel controllo dell'elaborazione del dolore. Molti studi hanno suggerito che una disfunzione endocannabinoide, ovvero il deficit endocannabinoide, potrebbe contribuire allo sviluppo dell'emicrania e alla sua cronicizzazione. 

Un'analisi retrospettiva condotta dal Dipartimento di Farmacia Clinica dell'Università del Colorado, pubblicata nel 2016 analizzò gli effetti della cannabis tra persone affette da emicrania. I ricercatori esaminarono 121 adulti con diagnosi primaria di mal di testa a cui i medici consigliarono l'uso di farmaci specifici per l'emicrania o Cannabis Terapeutica. Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori, la Cannabis Terapeutica fu in grado di ridurre significativamente il numero di attacchi di emicrania da 10,4 a 4,6 al mese.

Un un altro studio presentato nel 2017 durante il Congress of the European Academy of Neurology, alcuni ricercatori italiani portarono solide argomentazioni a favore dell'uso della Cannabis Terapeutica per trattare e prevenire le emicranie in futuro. I pazienti riportarono una riduzione del 40% dei loro attacchi mensili di emicrania ed una riduzione di circa il 43% nell'intensità del dolore oltre che della frequenza, oltre ad una riduzione del mal di stomaco e altri dolori muscolo-tensivi. 

Un recentissimo studio del 2020 condotto dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Washington riporta che la Cannabis, assunta tramite inalazione, è stata in grado di ridurre il mal di testa auto-riferito dal campione esaminato e la gravità dell'emicrania di circa il 50%.

Ultilzzare la Cannabis Medica per contrastare l'emicrania è una pratica sempre più diffusa.
La vaporizzazione della cannabis non solo aiuta ad alleviare il mal di testa in sé, ma può anche ridurre la nausea e gli altri sintomi legati a questo disturbo.
Gli effetti rilassanti della Cannabis sono altrettanto benefici perché riducono lo stress che sembra essere una delle cause scatenanti delle emicranie.