Cannabis e Agopuntura: Un Duplice Impulso per il Sistema Endocannabinoide

16.09.2020

LA MEDICINA CINESE COMBINÒ L'USO DI CANNABIS E AGOPUNTURA PER MIGLIAIA DI ANNI E CIÒ CHE RISULTA SEMPRE PIU EVIDENTE AGLI SCIENZIATI OCCIDENTALI È CHE QUANDO VENGONO USATE INSIEME POSSONO ESSERE UNA DELLE PIÙ EFFICACI SOLUZIONI PER MIGLIORARE E MANTENERE LA SALUTE UMANA

La Medicina Tradizionale Cinese considera tutto il corpo nel suo insieme e l'organismo dell'uomo come una versione in miniatura dell'universo circostante. Il suo scopo è quello di raggiungere un equilibrio tra le forze contrapposte ma complementari dello yin e dello yang. Ricca di un'antica letteratura sulle proprietà delle piante, la medicina cinese parla da secoli dell'efficacia della Cannabis contro numerose affezioni, come trattamento contro i reumatismi, disturbi digestivi, emorragie, squilibrio ormonale nelle donne, infezioni parassitarie. La medicina cinese è anche efficace contro "assenze", malattie associate alla vecchiaia e, naturalmente, dolore.

La Cannabis è chiamata "ma" in cinese, che significa "aiuto, cannabis e intorpidimento". Questa definizione è più che probabile legata al fatto che la cannabis è stata usata fin dall'antichità per la preparazione di analgesici per procedure intense. L'uso della cannabis nella MTC è antico tanto quanto il sistema stesso. Esistono documentazioni sul fatto che la pianta fosse utilizzata già 1800 anni fa. Sembra infatti che la Cannabis venisse presa in gran considerazione dall'imperatore e farmacologo Shen Nung e anche nei secoli a venire ha continuato ad essere una delle erbe essenziali nella medicina orientale, impiegata per gestire vari disturbi e alleviare diversi sintomi.

La data di nascita della Agopuntura è attualmente sconosciuta; le prime informazioni risalgono alla Cina antica più o meno del 2000 a.C. ma quei testi parlano di "antichi maestri" e non ci sono date sulla nascita della disciplina. Nei secoli si è visto che in realtà la tecnica non era diffusa solo in Cina, ma probabilmente anche in Egitto e ultimamente è stata scoperta una tribù del centro-america dove venivano utilizzate spine di pesce al posto degli aghi

La pratica dell'agopuntura consiste nell'inserire degli aghi metallici in determinati punti chiave del corpo con il fine di agire sul "flusso di energie" dell'organismo (chiamati anche meridiani). Gli aghi vengono inseriti appena sotto la superficie della pelle e hanno lo scopo di sbloccare il "qi", al fine di curare squilibri, malattie e dolori.

Tramite l'agopuntura è possibile curare uno spettro molto ampio di patologie. Questa strategia terapeutica può benissimo essere affiancata a quella farmacologica e/o atre terapie naturali per ottenere risultati maggiori, più duraturi e in tempi più rapidi.

Perchè associarle?

Entrambe agiscono su uno dei sistemi più importanti per lo sviluppo e mantenimento dell'omeostasi nel nostro organismo agendo direttamente sulle sue funzioni!

Così come la Cannabis, l'agopuntura ha la capacità di stimolare il corpo, ripristinando le sue normali funzioni, curando determinati malesseri ed ottimizzando l'azione di alcuni dei più importanti sistemi del nostro organismo, come appunto il SEC (sistema endocannabinoide).

Oggi sempre più pratiche non convenzionali, sono entrate a far parte dell'immaginario collettivo persino in occidente, grazie anche ai numerosi riscontri empirici sui loro benefici. Ed è qui che queste pratiche tradizionali e antichissime incontrano il favore della scienza.

Cannabis ed Agopuntura sono un connubio storicamente vincente per la salute e che vale davvero la pena riprendere considerazione ed approfondito maggiormente.


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